Contratti pubblici e garanzia definitiva: l’ANAC chiarisce

Il recente parere n. 3541/2023 dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) è di grande importanza per comprendere le disposizioni relative alle garanzie provvisorie e definitive nei contratti pubblici sotto-soglia in Italia, in base al nuovo Codice dei contratti pubblici (D. Lgs 36/2023).

Il D. Lgs 36/2023 ha introdotto importanti modifiche al sistema di affidamento dei contratti pubblici, con l’obiettivo di semplificare le procedure e accelerare gli affidi, le gare e gli appalti. Tra le numerose novità, l’art. 53 disciplina le garanzie provvisorie e definitive nei contratti sotto-soglia. In particolare, il testo stabilisce che nelle procedure di affidamento per questi contratti, la stazione appaltante non richiede le garanzie provvisorie, a meno che ci siano particolari esigenze motivate dalla tipologia e specificità della procedura.

Per quanto riguarda la “garanzia definitiva,” l’articolo 53 concede alle stazioni appaltanti una discrezionalità limitata, consentendo loro di non richiederla nei casi debitamente motivati. Tuttavia, sembra esserci un’apparente contraddizione con il comma 14 dell’art. 117 del D. Lgs 36/2023, il quale specifica che l’esonero dalla garanzia definitiva è possibile solo previa adeguata motivazione subordinata a un miglioramento del prezzo di aggiudicazione o delle condizioni di esecuzione.

Il parere dell’ANAC si concentra su due questioni principali:

1. L’applicabilità dell’articolo 117, comma 14, del D. Lgs 36/2023 ai contratti sotto-soglia: L’ANAC chiarisce che l’articolo 117, comma 14, non si applica ai contratti diretti di cui all’articolo 50, comma 1, lettera b) del decreto, confermando che le disposizioni specifiche dell’art. 53 regolano l’esonero dalla garanzia definitiva nei contratti sotto-soglia.

2. La possibilità che il miglioramento del prezzo possa giustificare la mancata richiesta della garanzia definitiva: L’ANAC sostiene che il miglioramento del prezzo può rappresentare una delle motivazioni per esonerare dalla garanzia definitiva nei contratti sotto-soglia. Tuttavia, l’ANAC suggerisce che l’articolo 53 offre una discrezionalità più ampia alle stazioni appaltanti, che possono valutare altre motivazioni e esigenze particolari per giustificare la non richiesta della garanzia definitiva.

Inoltre, l’ANAC sottolinea che le deroghe alla richiesta della garanzia definitiva devono essere adeguatamente motivate e indicate nella “decisione di contrarre,” nell’avviso di indizione della procedura o in altro atto equivalente.

In definitiva, il parere dell’ANAC mira a promuovere la semplificazione delle procedure per i contratti pubblici sotto-soglia, garantendo al contempo la corretta applicazione delle disposizioni previste dal nuovo Codice dei contratti pubblici. Ciò significa che le stazioni appaltanti possono considerare una serie di motivazioni per l’esonero dalla garanzia definitiva, oltre al miglioramento del prezzo, purché tali motivazioni siano debitamente motivate e documentate nei documenti ufficiali della procedura di affidamento del contratto.

 

ANAC – Atto del Presidente n. 3541/2023 (URCP 58/2023)
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