Ricostruzione di carriera docenti e Corte di Giustizia Europea: Non può esserci discriminazione tra personale precario e di ruolo

La recente sentenza della Corte di Giustizia Europea del 30 novembre 2023 rappresenta un importante passo avanti nel riconoscimento dei diritti dei docenti a tempo determinato, sottolineando la parità di trattamento nella ricostruzione di carriera tra il personale precario e quello di ruolo.

La questione sollevata dal Tribunale di Ravenna Sezione Lavoro riguardava il riconoscimento integrale dei servizi pre-ruolo di diversi docenti. La Corte di Giustizia Europea è stata chiamata a interpretare la clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio.

La clausola 4 stabilisce che i lavoratori a tempo determinato non possono essere trattati in maniera meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato comparabili, a meno che non esistano ragioni oggettive. La Corte ha ribadito che questa clausola mira a prevenire l’utilizzo di contratti a tempo determinato per privare i lavoratori dei diritti riconosciuti a quelli a tempo indeterminato.

Nel dettaglio, la sentenza ha affermato che una normativa nazionale che esclude i periodi di servizio prestati a tempo determinato per il riconoscimento dell’anzianità al momento della nomina come dipendente pubblico di ruolo è in contrasto con la clausola 4 dell’accordo. In particolare, la Corte ha respinto la discriminazione basata sulla durata dei contratti a tempo determinato, affermando che indipendentemente dal numero effettivo di ore lavorate, non può esservi alcuna disparità di trattamento.

La decisione della Corte è fondamentale nel contesto della tutela dei diritti dei lavoratori precari, in questo caso specifico dei docenti. L’interpretazione della clausola 4 fornisce un chiaro segnale che le normative nazionali devono rispettare la parità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato, garantendo che i contratti precari non siano utilizzati per privare i lavoratori dei loro diritti.

Questa sentenza rappresenta una vittoria significativa per i docenti coinvolti nel caso e costituisce un precedente importante per la tutela dei diritti dei lavoratori precari in ambito europeo. La clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato assume un ruolo centrale nel garantire che i principi di uguaglianza siano rispettati, contribuendo a promuovere condizioni di lavoro più eque e dignitose per tutti i lavoratori.

Corte di Giustizia dell’Unione Europea – Sentenza n. 1275492 del 30/11/2023
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