Servizio Militare svolto non in costanza di rapporto di lavoro: Il Consiglio di Stato riconosce il punteggio pieno

Con Ordinanza del Consiglio di Stato n. 6581-21 del 10 dicembre 2021 è stata riconosciuta l’attribuzione del pieno punteggio ai ricorrenti per il servizio militare e civile svolto non in costanza di rapporto di lavoro.

I ricorrenti, appartenenti al Personale ATA, avevano inizialmente ricorso al TAR Lazio per ottenere il riconoscimento di punti 6 per singolo anno e punti 0,50 per singola frazione di 1 mese o superiore a 15 gg. per il servizio militare e civile svolto non in pendenza di rapporto di lavoro in ambito scolastico.

A seguito della negativa sentenza del TAR, hanno promosso appello al Consiglio di Stato che, con l’Ordinanza n. 6581/2021, ha sospeso gli effetti della sentenza del TAR ed accolto la domanda cautelare in appello, disponendo espressamente che l’Amministrazione Scolastica è tenuta ad adottare atti idonei a riconoscere ai ricorrenti il punteggio in forma piena (6 punti = 1 anno – 0,50 = 1 mese o frazione superiore a 15 gg.) anziché in misura ridotta (0,60 = 1 anno – 0,05 = 1 mese o frazione superiore a 15 gg.).

Il Consiglio di Stato ha così statuito: “ ..Considerato, all’esito di una delibazione tipica della fase cautelare, che la Sezione ha già avuto di affermare con riferimento alle graduatorie ad esaurimento «la valutabilità del servizio militare anche non in costanza di nomina purché svolto dopo il conseguimento del titolo di studio» (Cons. Stato, sez. VI, 24 settembre 2021, n. 5196, che richiama altri precedenti della stessa Sezione e della Corte di Cassazione); che, pertanto, la domanda cautelare deve essere accolta, con conseguente obbligo dell’amministrazione di adottare, nelle more del giudizio, atti finalizzati a riconoscere il servizio militare. P.Q.M. Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, Sezione Sesta, accoglie, nei sensi di cui in motivazione, la domanda cautelare proposta con il ricorso indicato in epigrafe. ..”.

Tra i ricorrenti vi sono anche operatori che hanno maturato servizio civile, a cui pertanto gli effetti favorevoli si estendono pienamente trattandosi di servizio assimilato per legge a quello militare – di leva.

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